Fratelli per il tempo di una musica

Altri neuroscienziati come McDermott hanno approfondito la scoperta definendo che nella corteccia uditiva esista anche un “set” di neuroni che si accende ed invia i propri impulsi unicamente in presenza di musica! Si tratta di neuroni che si specializzano proprio per le note musicali ed è probabile emergano nel corso dello sviluppo, in risposta alla massiccia esposizione alla musica che la maggior parte di noi subisce durante la vita. La musica vissuta “live” ha quindi sia il potere di sincronizzare le onde cerebrali emesse dai presenti, sia di attivare i neuroni specchio-eco, che favoriscono un allineamento sul piano corporeo ed espressivo. Cervelli sincronizzati, atteggiamenti corporei similari ed espressioni facciali allineate favoriscono il discioglimento di qualsivoglia distanza, elevando smisuratamente il grado di empatia: le persone si uniscono intorno al ritmo della musica che sta echeggiando in quel momento, quasi come se fosse un ritmo cardiaco capace di rimbombare nelle vene. [...di di Monica Crivelli]

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