L'ufficio di domani con Planium
Ho letto, ascoltato, scritto, disegnato, dipinto, fotografato, visitato… Tutto può essere più interessante se si rimane curiosi, se non si perde la voglia di imparare e di sperimentare. Mi soffermo ad osservare i contrasti dei colori, i diversi punti di vista di uno scatto, il suono dei sinonimi con cui si può descrivere la stessa cosa, l’armonia di un dipinto. Una nota può essere anche colore, la poesia è anche melodia, un’immagine può urlare più di una parola. L’espressione: tutto qui… Tutto è qui. (Direttore editoriale - Art Director)
Per parlare di me utilizzerei il concetto inglese di Language Enthusiast, con la sua pessima traduzione in italiano. In questa espressione convergono anni di studio, di viaggi e di passione autentica e pulsante per ciò che sta oltreconfine. Provo un interesse indiscriminato per qualsiasi cultura e per qualsiasi persona che abbia una storia da raccontare. Rimango a fatica compressa nella mia dimensione, sento la continua necessità di spingermi oltre. Non sopporto i sottintesi, le frasi a metà e la noia delle sale d’aspetto. Comunicativa di sicuro, analitica, fraziono la realtà in mille pezzi per poi ricomporla. Penso e scrivo in 4 lingue, che amo tutte, perché dentro mi cantano una bella canzone.(Redattrice - Traduttrice).
Cosa unisce l'Architettura di Piacentini al Cinema di Greenaway, il Design di Munari alla pittura di Tiepolo e agli studi di Kandinskij? Cosa i manifesti elettorali ai biglietti cartacei che usavamo per il tram? Per la Cultura visuale la sfida del terzo millennio sta nel vedere il filo rosso che lega ogni sua branca per raccontare l'immagine e l'estetica. Io vorrei farlo attraverso una passione che nasce dalla tradizione del cinema classico. Cos'è in fondo la storia del Design se non il tentativo cerebrale di dare un'anima alla materia, di plagiare la forma secondo un suo significato più recondito e tutto da svelare? (Redattore - Reporter)
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Rinnovare gli spazi lavorativi non è soltanto una questione legata all'estetica. Innanzitutto parliamo di una scelta sostenibile, che diminuisce l'impatto ambientale dell'intero ufficio.
Il design riesce a riconnetterci fisicamente e mentalmente con la natura, anche in uno spazio non necessariamente domestico, e può farlo grazie a qualche accorgimento intelligente. Il team può ritrovare energia e ottime prestazioni se inserito in un contesto percepito come confortevole e salubre.
Allora diamo il via a un rinnovo vero e verde: è stato calcolato che in una stanza più friendly siamo il 15% più felici, il 15% più creativi e il 6% più produttivi.
PLANIUM presenta sempre finiture naturali ed ecosostenibili. Il Metallo, materia prima con cui tutte le pavimentazioni e i rivestimenti a parete vengono realizzati, è una risorsa eterna e durevole. Il catalogo propone ad architetti e arredatori:
- Acciaio inossidabile nelle texture argentee spazzolato, satinato, tela;
- Acciaio inossidabile ossidato nelle texture spazzolato e tela in un sorprendente bruno;
- Cemento inossidabile e Luna in fantasiosi accenti di grigio;
- Calamina con i suoi toni imprevedibili;
- Rame e Ottone nelle varianti calde e accoglienti spazzolato, satinato, tela.
I sistemi di posa PLANIUM confermano ancora una volta l'intenzione di proporre soluzioni green: magnetici o a semplice ancoraggio meccanico i pavimenti possono essere collocati e riposizionati in maniera infinita. Il loro fissaggio, infatti, non prevede l'uso di collanti e siliconi, faticosamente smaltibili nell'ambiente.
Scopri se preferisci una superficie continua oppure il tocco industrial della vite a vista con:
Entrambi i sistemi permettono di continuare l'attività lavorativa, poiché l'installazione è veloce, silenziosa e inodore.
Adatte a ricoprire pavimentazioni esistenti o semplici massetti, le opzioni eliminano inoltre, non dimentichiamolo, gli inconvenienti relativi allo smaltimento dei materiali rimossi.
