Eleganza della vecchia Milano
Uno tra i più rilevanti progetti di riqualificazione storica di PLANIUM SRL ha coinvolto a Milano un complesso ottocentesco di strenua eleganza. Non va dimenticato che il capoluogo lombardo, al di là della fama contemporanea di cui gode grazie a media “spinti” (velocità, globalizzazione, lavoro etc.) riesce a riservare in ogni dove sorprese architettoniche - un po' recondite - degne delle più belle città europee. A due passi dal Duomo e dalla Biblioteca Ambrosiana, all'angolo tra Via Orefici e Via Cantù, in Cordusio, sorge il palazzo tardo ottocentesco che ha acquisito con la riqualificazione una doppia funzione, direzionale e di retail. Il progetto è stato ideato e coordinato dallo studio di architettura Barreca & La Varra di Milano e realizzato dal general contractor Nessi & Majocchi Spa; l'area d'intervento copre cospicuamente ben 12.000 m².
La corte interna dell'edificio che affaccia su via Cantù ha acquisito, dopo la riqualificazione, una nuova copertura vetrata dalla quale filtra la luce che scende all'interno. Ed entra qui in gioco direttamente PLANIUM. Pilastri e travature sono stati ricoperti con lastre di alluminio anodizzato color champagne. Le lastre di metallo sono state tagliate e pre-sagomate nei reparti produttivi per poi essere applicate in sede.
Come altri progetti del brand, in questo caso le tecnologie applicate nella trasformazione industriale dei metalli e dei progetti speciali dell'azienda hanno trovato la sinergia e il supporto della casa madre, TERENZI SRL.
PLANIUM ha cooperato da subito con lo studio di Architettura per un adattamento del sistema di fughe del progetto, con un lavoro di rilievo in cantiere al fine di definire la struttura portante. Per quanto riguarda l'alluminio, la scelta di questo materiale ricade certamente sulla sua malleabilità e leggerezza (ha densità pari a 1/3 di quella dell'acciaio), ma oltre a essere facilmente lavorabile per tali motivi è anche un materiale con una forte resistenza alla corrosione. I moduli di base della pannellatura sono suddivisi tra rivestimento, anima e gli elementi di fissaggio.
Il progetto ecologico è pensato ovviamente per una lunga durata nel tempo: l'aspetto metallico a tinta unita è rinvigorito dall'anodizzazione dell'alluminio in una cromia armonica e distensiva che rimanda ai tempi più splendenti della vecchia Europa, con Milano ancora divisa tra il retaggio del passato impero asburgico e la nascente Italia unita.
Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra dicono:
"Abbiamo voluto mantenere la centralità della corte, rendendola occasione per un innesto contemporaneo doubleface, creando un ambiente a doppia altezza con una copertura in acciaio e vetro volumetricamente complessa: la nuova copertura è trasparente e lascia passare la luce al piano terra commerciale, ma è specchiata verso i piani superiori destinati agli uffici, in modo da moltiplicare e riflettere gli esterni degli edifici che vi si affacciano. Il rivestimento del piano terra in pannelli metallici dorati crea uno scrigno inatteso, che è solo possibile intravedere dall'esterno. La corrispondenza degli elementi strutturali è stata ripresa dal passo delle aperture, già coordinata nell'esistente con il disegno della pavimentazione della corte; i terminali impiantistici sono integrati in un disegno sobrio e minimale".