Modulo Radiante a Sant’Andrea degli Scozzesi.
Nei pressi di Piazza delle Quattro Fontane e vicino Palazzo Barberini, nel cuore di Roma, PLANIUM è stata protagonista di un'operazione di miglioramento di una storica chiesa grazie all'installazione di MR01 Modulo Radiante. È un sopraelevato con impianto caldo/freddo integrato nei moduli componibili e applicabile in qualsiasi sistema edilizio, la cui funzione di sopraelevazione consente la possibilità di ispezione dell'intercapedine, oltre che preservare la pavimentazione originaria sottostante (si pensi anche a contesti nei quali sono presenti molti cavi che non vanno lesi).
Il sistema infatti è un sopraelevato a moduli componibili che può essere adottato e applicato sia su massetto che su una superficie preesistente: non c'è quindi necessità di smantellare la pavimentazione precedente.
PLANIUM ha concepito nel 2008 tale pavimentazione in cui il fattore principale è anche la distribuzione omogenea del calore, che comporta dunque il raggiungimento del comfort climatico come obiettivo.
La scelta del cliente di poter optare per una finitura tra quelle proposte da PLANIUM è un plus: acciai di diversa matericità e colore (Calamina, acciaio inossidabile, acciai ossidati, Cemento Inox) oppure gli avvolgenti toni del Rame e della sua lega Ottone.
Il progetto è molto particolare poiché dimostra che è possibile trovare un connubio tra due mondi solo apparentemente distanti, quello della Storia e dell'Arte da una parte e della tecnica dell'altra. Perciò rappresenta un incontro tra umanesimo e scienza, classicità e tecnologia. L'obiettivo dell'installazione era duplice, specificatamente termico (dispersione dovuta al luogo, ai materiali, agli anni di edificazione, alle altezze, all'umidità di risalita tipica delle chiese storiche; da qui anche la scelta di un sistema che consenta ispezionabilità e non distrugga il pavimento storico) e parallelamente estetico dato il contesto.
La chiesa nella quale è stato montato MR01 Modulo Radiante è infatti la barocca Sant'Andrea degli Scozzesi a navata unica, edificata dal 1592 per volere di Clemente VIII, il fanese Ippolito Aldobrandini che approvò pochi anni dopo, con intenti simili, anche il Collegio Scozzese di Roma (1600) allo scopo di mantenere il cattolicesimo in Scozia. In questa chiesa venne celebrato il matrimonio tra Giacomo II Stuart e Beatrice d'Este, ma dal 1962 è sconsacrata e fa parte di un complesso immobiliare di un gruppo bancario.