Un passato diviso tra l'agonismo nei motori - il motociclista più forte di ogni tempo - e un conseguente divismo anche fuori dalla pista che lo rende da decenni uno dei simboli del "Bel Paese", un ambasciatore del talento italiano nel mondo. Ora Giacomo Agostini si è riservato lo spazio dei suoi ricordi e dei suoi trionfi, un museo personale a lui dedicato. In carattere nero cerchiato di giallo, sul pavimento in cemento inox, il numero 1 che l'ha accompagnato spesso sulla moto, quasi a indicare un destino. In rosso la scritta AGO, il nom de guerre di tante battaglie; dietro a ventaglio i trofei, poi le moto e le tute che del motomondiale hanno fatto la storia, tra il primo lustro dei '60 e l'ultimo dei '70... (di Luigi Luca Borrelli).
Terenzi Srl, specializzata nell'impiego di tecnologie avanzate per la trasformazione dei metalli e Planium Srl, dedicata a superfici uniche in metallo per l'architettura - insieme TGroup - sono state orgogliose di realizzare questo museo, prezioso unicum dedicato alla lunga carriera di Agostini... (di Adele Paglione e Luca Terenzi).
Traduzioni di Valentina Dago.
Fotografie di Giacomo Albo.